
Alice Betto 5^ nella Finale iridata entra di prepotenza anche nella ‘top ten’ del rank di circuito mondiale, 10^, e regala all’Italia del Triathlon un altro tassello di storia. Solo Nadia Cortassa, nel 2005 a Gamagori e nel 2006 a Losanna, aveva conseguito la stessa posizione in un Campionato del Mondo, oggi dopo 7 anni, la portacolori delle Fiamme Oro, Alice Betto, ‘classe ’87 e nel triathlon dal 2009, ripete e rilancia il triathlon azzurro femminile, con una grande gara disputata e sofferta spalla a spalla con le protagoniste della scena olimpica, oltre che mondiale e nello stesso suggestivo percorso che ha ospitato i Giochi di Londra 2012.

Ma il successo dell’Italia del Triathlon femminile oggi non si ferma con il 5° posto della Betto: le altre due atlete, la valdostana delle Fiamme Azzurre Charlotte Bonin 16^ e Anna Maria Mazzetti (G.S. Fiamme Oro) 17^, hanno

Il secondo: l’altra favorita della rassegna mondiale, l’americana Jorgensen, è fuori gara, anche lei, dopo il primo giro della frazione ciclistica, per un incidente.
Salde in testa alla classifiche invece, le atlete che hanno fatto bene nel nuoto proseguendo così anche per l’intera frazione ciclistica: Emma Moffatt, Non Stanford, Alice Betto, Stimpson, Reid, Jakson, Groff, Hewitt, Klamer e Charlotte Bonin. In T1 però, sia Stanford che Bonin prendono 15’’ di penality box per non aver posizionato bene la muta dentro la cesta; intanto, dietro a circa 36’’ il secondo gruppo uscito dal nuoto che, via via, nei successivi giri in bici, ha preso ulteriore distacco per un totale di oltre 1 minuto all’uscita dalla T2. Ed in quel gruppo la nostra Anna Maria Mazzetti, che purtroppo non è riuscita a riagganciarsi alle leader della gara, ma solo grazie al suo saper ‘tener duro’ nel ciclismo e soprattutto grazie alla sua frazione di corsa, riuscirà a rimettersi in gioco per entrare tra le prime 20.
Dalla seconda transizione, Rachel Klamer (NED) è stata la prima ad uscire, ma la Stanford l'ha raggiunta subito, superandola e creando un discreto distacco dalle inseguitrici. La tattica della britannica era di prendere un notevole vantaggio in modo da scontare la sua penalità senza perdere la leadership della gara. Intanto la nostra Alice Betto, uscita dalla T2 in 9^ posizione, ha affrontato la sua ultima fatica continuando progressivamente a salire di posizioni, concentrata ed attenta a misurar bene le energie; per la Stanford, scontata la penalità, rientrava in gara trovandosi ancora a condurre davanti la statunitense Groff, mentre la nostra Charlotte Bonin, dopo l’arresto forzato dei 15’’ secondo di penalità, ha perso posizioni importanti che forse l’avrebbero fatta concludere dentro la top ten, ma brava comunque ed ancora in evidente crescita anche nella sua frazione più debole, appunto la corsa.

Ed a nove secondi dal podio di questa finale, arriva Alice Betto, sorpresa, emozionata, commossa ed accolta dalle sue ‘stratosferiche avversarie’ con grandi abbracci e complimenti: “Non riesco a crederci – ripete Alice Betto con le lacrime agli occhi – è il momento più bello dopo un anno di tanti sacrifici tanto lavoro, questi ultimi due mesi lontana da casa, da mio marito Alessandro il mio amore” – continua Alice che non riesce a trattenere le lacrime – “ sono arrivata a Londra conscia di confrontarmi con una start list di atlete fortissime, anzi le più forti in assoluto al mondo, la mia speranza era quella di entrare tra le prime 15, già essere tra le prime 10 mi sembrava impossibile. Invece la gara è andata avanti così come non avrei mai immaginato e mi sono resa davvero conto di essere là, così avanti, solo nell’ultimo giro di corsa, ho dato tutto quello che potevo, vedevo che alcune delle avversarie stavano cedendo ed ho continuato, eccomi qui, sono 5^!” – e poi Alice interrompe la descrizione della sua splendida gara e si rivolge a Simone Biava il suo allenatore e Direttore Tecnico del Paratriathlon, che tra l’altro proprio ieri ha avuto l’altra bella soddisfazione con l’oro conquistato da Michele Ferrarin:



Per Anna Maria Mazzetti il ritorno a Londra, dopo un anno dalle Olimpiadi: “Non sono caduta questa volta”– dice subito scherzando e sapendo che se fosse uscita dal nuoto nel gruppo di testa sarebbe stata tra le protagoniste assolute anche lei – sono soddisfatta del carattere che ho tirato fuori durante l’intera gara, non mi sono persa d’animo e ho pensato

La parola al presidente della Fitri Luigi Bianchi, che aspetta l’ultima gara del programma mondiale di Londra per tracciare il bilancio conclusivo, ma tiene a sottolineare la soddisfazione per questo 5° posto di Alice Betto: “Un grande risultato, che ripaga innanzitutto il duro lavoro dell’atleta Betto e del suo allenatore Biava, risultati positivi per la Federazione e che ci fa capire che siamo sulla strada giusta”.
2013 ITU World Triathlon Grand Final London : Elite Femminile
Pos | First Name | Last Name | Country | Time | Swim | T1 | Bike | T2 | Run | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Non | Stanford | GBR | ![]() |
02:01:32 | 00:19:00 | 00:00:44 | 01:08:08 | 00:00:31 | 00:33:12 |
2 | Aileen | Reid | IRL | ![]() |
02:01:57 | 00:18:55 | 00:00:54 | 01:08:04 | 00:00:35 | 00:33:31 |
3 | Emma | Moffatt | AUS | ![]() |
02:02:00 | 00:18:43 | 00:00:47 | 01:08:24 | 00:00:32 | 00:33:37 |
I piazzamenti delle azzurre
Pos | First Name | Last Name | Country | Time | Swim | T1 | Bike | T2 | Run | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
5 | Alice | Betto | ITA | ![]() |
02:02:09 | 00:18:49 | 00:00:47 | 01:08:18 | 00:00:34 | 00:33:43 |
16 | Charlotte | Bonin | ITA | ![]() |
02:04:13 | 00:18:55 | 00:00:44 | 01:08:18 | 00:00:33 | 00:35:45 |
17 | Annamaria | Mazzetti | ITA | ![]() |
02:04:16 | 00:19:38 | 00:00:45 | 01:09:05 | 00:00:32 | 00:34:18 |
